Antonella Ferrari _attrice
Centovetrine I came to, because I had made a short film, playing the role of the protagonist of this story: a girl in a wheelchair. The short film has gone rather bene, arrivando finalista al festival di Bruxelles. L’ho usato come demo da mandare ai produttori, senza far sapere che ero ammalata di sclerosi. La cassetta è arrivata al produttore di Centovetrine, a cui sono piaciuta, tanto da chiamarmi per un provino. Quando mi ha visto con le stampelle mi ha detto: «Si è fatta male?» io gli ho risposto: «No, ho la sclerosi». Non si è scomposto più di tanto, mi ha fatto il provino. E’ stato creato un personaggio “su misura” per me, per un’altra fiction ma, alla fine, la mia disabilità ha impaurito i piani alti. Cosi Daniele Carnacina mi ha proposto il ruolo di Lorenza Giraldi, che non era prevista disabile ma che lo è diventata interpretata da me. Recito la parte della disabile, e pochi, nonostante le campagne sui giornali, sanno che lo sono veramente. Solo in una delle prime puntate in cui è apparsa Lorenza Giraldi, si parla della sua malattia. Poi non se ne è più parlato. Io sono una persona che recita la parte di un disabile, ma nella realtà lo sono per davvero. Quello che dà fastidio ai disabili è che si faccia recitare, in parti di disabili, attori non disabili. Ci si accorge subito che non è la stessa cosa. Se uno sta fingendo, per bravo che sia, non è poi così credibile.
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